Con
questo articolo penso di parlare a nome di tutte le persone che vivono di rock,
che ne fanno un’ideologia di vita. Forse ancor di più a nome delle band, che si
fanno il culo ogni giorno, che danno tutto pur di suonare quello che amano e
andar in giro a farlo sentire agli altri.
In Italia non funziona così, non è così semplice,
non puoi suonare quello che ti piace, devi suonare QUELLO CHE PIACE AGLI ALTRI.
Poi ci sono diverse varianti: o ci si vende il culo, costantemente monitorati
dalle case discografiche, e si scrive robaccia per vivere, o si fanno altri
lavori, si suona ciò che si ama e si suona all’estero, rinunciando a farsi una
famiglia e ad una vita tranquilla. I punti di vista sono tanti. Quello che ci
uccide è il cosiddetto fenomeno mediatico. Ciò che va di moda, ciò che fanno
tutti, ciò che anche se è di merda o fatto male può avere il momento di
successo a prescindere. Chi crea questo? Tante cose.
Io
non critico a priori ciò che non mi piace, c’è il gesto artistico che va
apprezzato purchè fatto bene. Basta pensare alla grande tradizione che aveva
San Remo, la musica italiana ha avuto tanta gente incredibile, ma con il tempo
siamo tornati indietro anziché andare avanti. Io penso che i reality abbiano
contribuito molto a distruggere la musica in Italia. Se si fanno i reality si
ha grande attenzione, e basta essere simpatici alla gente per avere voti da
ragazzine senza cervello che passano le giornate davanti alla televisione. Ma c'è anche chi ha talento ed è costretto a buttarsi in queste realtà proprio perchè altrimenti non sarebbe mai notato. La qualità
del musicista ha spesso poco valore, o comunque non è sempre la priorità. Addirittura agli artisti dei reality, molte
volte, viene registrato l’album senza che neanche lo sappiano. È allucinante!
Un album è lo sforzo di persone che mettono insieme le loro abilità e le loro
personalità. Registrare un disco è un processo di stesura che prevede mesi di
lavoro, di idee, di arricchimento, di studio sui suoni, e di tanto tanto altro.
Gli “artisti” di questi programmi non sanno niente di tutto ciò.
Ormai
si creano dei prodotti da casa discografica solo sulla base dell’indice di
gradimento delle ragazzine. Altro che musica!
Che
ne sa la gente di persone che hanno scritto pagine e pagine di storia, conta
solo la moda e il fenomeno mediatico, anzi il coglione che inventa il balletto
di turno e fa miliardi a palate. Conta solo il denaro, che gira grazie
all’attenzione delle persone, quindi potremmo anche dire che ciò succede perché
anche il gusto delle persone è andato regredendo, non si calcola più chi ha
davvero fatto qualcosa di grande, di unico e raro. Se già ci fosse almeno
l’abilità tecnica, qualcosa in più si potrebbe apprezzare, ma il più delle
volte non c’è neanche quella. In Italia, gli artisti che fanno soldi grazie ai
reality sono quasi tutti senza talento.
Continueremo
a vivere di ricordi, ma dovremo salvare
il salvabile, istruire le nuove generazioni, dove uno su sei ci ascolterà. Più
si va avanti e più sarà un incubo, perché se non ci sarà un vero ricambio di
artisti veri vivremo sempre più del nostro passato e ci allontaneremo dalla
storia gloriosa della nostra musica, e chi verrà dopo riuscirà a capire sempre
meno cosa si è perso.
Tutto confermato!
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