Un
lavoro intriso di profondità in un universo di melodia e sentimento. I brani
dell’album di Tommy Talamanca creano atmosfere uniche e incalzanti, dove
musiche di varia natura si legano a realtà lontane e misteriose.
Le
melodie sono testimonianza di una grande padronanza strumentale ed armonica,
accompagnate dalle mille sonorità che la chitarra sa regalarci brano per brano.
Parliamo di un lavoro variegato, le cui canzoni lasciano intendere una certa
esperienza e maturità ben lontani dalle caratteristiche delle tante band
emergenti che siamo abituati a vedere. Ogni singolo brano crea atmosfere
precise e studiate, dove niente viene fuori per caso e la pura essenza di
ciascuna canzone ha la libertà di esternarsi nella sua nuda indole, unica e
speciale. Na Zapad ci guida attraverso un percorso di dieci brani di
circoscrizione dell’anima, puramente legata ai sentimenti umani e alle
emozioni.
Uno degli aspetti fondamentali è l’uso della chitarra classica ed acustica, incredibilmente perfetta in ogni attimo del disco. Nota per nota siamo trascinati nella struttura dei brani, che risulta sempre di straordinaria flessibilità. Essere apprezzati con un lavoro strumentale è una delle imprese più ardue per un musicista, la critica è sempre pronta a darti del noioso o del privo di emozioni. Io vi assicuro che l’album di Tommy Talamanca sfata tutte queste leggende. Il chitarrista dei Sadist ha dato vita a un lavoro maturo che testimonia anche le sue grandi doti di tastierista, e che può essere apprezzato da chiunque in qualsiasi ambito, sia che la voglia di contemplare l’universo infinito della musica ci travolga, sia che ci si soffermi solo per un attimo ad ascoltare questo capolavoro.
Anche l’uso dei vari suoni di accompagnamento
è un gran punto di forza del disco, non c’è aspetto che stoni nell’insieme o
che non ci stia a pennello. Quest’album testimonia cosa occorre per essere grandi
musicisti oltre all’abilità sul proprio strumento e all’esperienza. Avere
musicalità, infatti, è un aspetto fondamentale, perché ci permette di sfondare
le barriere dei vari strumenti, trasferendo le capacità dovunque mettiamo mano
nella stesura di un disco. Non mi resta che consigliarvi vivamente Na Zapad, l’album di Tommy Talamanca.
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