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lunedì 11 marzo 2013

EASY TRIGGER: HARD ROCK DA VERONA



Una band di sano rock’n roll con influssi punkeggianti e non solo. I contenuti con tanto di parental advisory accrescono il ritratto di una band ribelle e maleducata, che ricalca i bei tempi andati che oggi non è più facile rivivere al meglio. Nell’hard rock dei giorni nostri uno degli aspetti più importanti è il saper variare, visto che è facile cadere nel banale o nell’assomigliare a tante altre band. Gli Easy Trigger si impegnano per questo: ritagliarsi una certa personalità nel mondo del rock. 
Uno dei punti di forza sono soprattutto i suoni, uniti al timbro della voce, entrambi molto efficaci. Anche il saper creare atmosfere è un’abilità ben sviluppata, come vediamo sia nel brano 911 che nell’intro A Good Night To Kill, sempre del loro album Bull Shit, in uscita lo scorso dicembre. L’intro ci riporta a qualcosa puramente horror, anche per portarci volutamente fuori strada, visto che potrebbe sembrarci appartenente ad un album di musica più pesante. I rumori accrescono il tutto e fanno il resto…Parte la motosega e le chitarre vanno in festa!


Apprezzabili anche i brani più soft del disco, ricchi di melodia e coinvolgimento. Il pezzo che dà il titolo all’album ci regala attimi di punk vecchio stile, contaminati dalla pesantezza delle ritmiche e da una voce sporca di grande impatto. Il brano successivo, che invece porta il nome della band, sottolinea il carattere più spinto che il gruppo sa cacciare al momento giusto, il tutto in un qualcosa di abbastanza riuscito. Il carattere più marcato continua successivamente, mettendo in evidenza anche una certa versatilità, riscontrabile anche nei ritornelli, fin da subito azzeccati. L’energia diventa una qualità a cui gli Easy Trigger non rinunceranno, visto che testimonia la loro passione e la loro attitudine musicale. Buon ascolto!




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