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venerdì 22 febbraio 2013

SPEED STROKE: HARD ROCK CON INFLUENZE NORDICHE



Una di quelle band che trasudano sangue e sudore sul palco, un progetto intriso di passione ed energie positive. Un’idea nata nell’estate del 2010 e già diventata di un’intensità decennale, vista la carica di questi ragazzi dal vivo. Nel settembre del 2011, con il brano Riot In Everyone, gli Speed Stroke partecipano ad un tributo al chitarrista Dave Lepard, ex-frontman dei Crashdïet, deceduto nel 2006.
Age of Rock’n Roll è il loro primo singolo, uscito alla fine dell’anno scorso, e che sarà presente anche nel loro debut album che uscirà nella prossima primavera, di cui posso già anticiparvi il meglio.
Il singolo a cui abbiamo appena accennato è analizzabile in chiave nordica, ma il sound è più curato e scandito rispetto ai gruppi di quella zona, che spesso fanno riferimento ad un tocco più dirty. Age of Rock’n Roll è proprio uno di quei brani da concerto, lo si intuisce subito. Aspetto importante sono i temi, che sintetizzano in pieno l’ideologia della band, e il riff iniziale, che rimarrà nelle vostre menti a lungo. Un gran lavoro lo fanno proprio le chitarre, che arricchiscono il cantato in maniera decisa e danno carattere alla canzone, conducendo ad un bridge molto azzeccato, che diventa parte stessa del ritornello. Proprio i ritornelli hanno un ruolo fondamentale nell’hard rock nordico, dove quasi sempre sono i cori a darne il tocco più marcato, come emerge anche in quest’album in Sick Of You. Il carattere dei brani è generalmente hard rock in formato puro, con l’aggiunta di una chitarra già rifacente ad un heavy metal più maturo, e da passaggi e bridge più personali e di stampo musicale diverso dall’hard rock. Nonostante il genere sia molto standardizzato, possiamo tranquillamente dire che gli Speed Stroke si sono ricavati un tocco abbastanza personale, complice anche un timbro di voce più basso rispetto a quanto siamo abituati ad ascoltare, che può risultare meno espressivo, ma parliamo solo di gusti. Anche le ballad di quest’album sono ben riuscite, e forse sono il punto di forza della voce, che può esaltarsi in maniera più calda e allo stesso tempo toccando note più alte. Shine, infatti, è un brano di gran sentimento, che spezza perfettamente all’interno dell’album, come del resto Speed Strokes Of Fire, il brano più blueseggiante e rock’n roll nel senso stretto, e sicuramente il più divertente. Una buona band e soprattutto un progetto con grandi margini di miglioramento. Questo debut album è ben riuscito, ma con il tempo sono convinto che questi ragazzi sapranno concretizzare ancora di più le loro abilità. Buon divertimento con gli Speed Stroke!

   
  

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