Una
di quelle band che trasudano sangue e sudore sul palco, un progetto intriso di
passione ed energie positive. Un’idea nata nell’estate del 2010 e già diventata
di un’intensità decennale, vista la carica di questi ragazzi dal vivo. Nel
settembre del 2011, con il brano Riot In Everyone,
gli Speed Stroke partecipano ad un tributo al chitarrista Dave Lepard, ex-frontman dei Crashdïet,
deceduto nel 2006.
Age of Rock’n Roll
è il loro primo singolo, uscito alla fine dell’anno scorso, e che sarà presente
anche nel loro debut album che uscirà nella prossima primavera, di cui posso
già anticiparvi il meglio.
Il
singolo a cui abbiamo appena accennato è analizzabile in chiave nordica, ma il
sound è più curato e scandito rispetto ai gruppi di quella zona, che spesso
fanno riferimento ad un tocco più dirty.
Age of Rock’n Roll è proprio uno di
quei brani da concerto, lo si intuisce subito. Aspetto importante sono i temi, che
sintetizzano in pieno l’ideologia della band, e il riff iniziale, che rimarrà
nelle vostre menti a lungo. Un gran lavoro lo fanno proprio le chitarre, che
arricchiscono il cantato in maniera decisa e danno carattere alla canzone,
conducendo ad un bridge molto
azzeccato, che diventa parte stessa del ritornello. Proprio i ritornelli hanno
un ruolo fondamentale nell’hard rock nordico, dove quasi sempre sono i cori a
darne il tocco più marcato, come emerge anche in quest’album in Sick Of You. Il carattere dei brani è
generalmente hard rock in formato puro, con l’aggiunta di una chitarra già
rifacente ad un heavy metal più maturo, e da passaggi e bridge più personali e di stampo musicale diverso dall’hard rock.
Nonostante il genere sia molto standardizzato, possiamo tranquillamente dire
che gli Speed Stroke si sono ricavati
un tocco abbastanza personale, complice anche un timbro di voce più basso
rispetto a quanto siamo abituati ad ascoltare, che può risultare meno
espressivo, ma parliamo solo di gusti. Anche le ballad di quest’album sono ben
riuscite, e forse sono il punto di forza della voce, che può esaltarsi in
maniera più calda e allo stesso tempo toccando note più alte. Shine, infatti, è un brano di gran
sentimento, che spezza perfettamente all’interno dell’album, come del resto Speed Strokes Of Fire, il brano più
blueseggiante e rock’n roll nel senso stretto, e sicuramente il più divertente.
Una buona band e soprattutto un progetto con grandi margini di
miglioramento. Questo debut album è ben riuscito, ma con il tempo sono convinto
che questi ragazzi sapranno concretizzare ancora di più le loro abilità. Buon
divertimento con gli Speed Stroke!
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