Steve Foglia, batterista ligure promessa della
scena italiana ci delizia con un nuovo disco: "Steve in Wonderland". Cosa
ci aspetta all'orizzonte di questo secondo full-lenght? Dell'Hard rock molto
melodico farcito da tantissimo groove. Il sound moderno, infatti, ricalca le
orme del passato arricchendole di nuova enfasi e vitalità.
Il lato tecnico non è sicuramente il punto d’impatto del disco in
sé, poiché tutto è incentrato sul lato cadenzale dei pezzi. L'opener Fight
for Justice ci rimanda ad atmosfere medievali, incitando, essenzialmente,
alla ribellione e alla giustizia. Piacevole sorpresa del brano è il cantante: Blaze Bayley. Sì, avete udito molto
bene, Blaze Bayley, notissimo per
aver militato negli Iron Maiden in X-Factor e Virtual Eleven, ci delizia con la sua consueta perfomance cupa,
rauca ed energica. La canzone è molto lineare e non si riscontrano cambi
rilevanti o momenti di estati, eccetto l'assolo che ci mostra un buon comparto
tecnico generale. Few Days to The End
riprende molto lo stile anni '80 delle band Hard Rock dell'epoca.
L'Hammond in sottofondo caratterizza lo stile di Steve Foglia e si sentono chiare reminescenze Dokken. Numbers è un pezzo energico che incede in un vago stile Glam Metal. I riff martellano le battute, le vocals sono molto tirate e graffianti. Da brividi il momento calmo evidenziato da un assolo lento di chitarra con note in hammond in sottofondo molto sentimentali e ritmica pulsante.
Wrong
Hole riprende un po' le sonorità Blues e Rock N'Roll.
La canzone risulta molto easy-listening e familiare. Si propone essenzialmente
come un manifesto energico di orecchiabilità dove la tecnica è completamente
asservita alla funzionalità del brano stesso. Love's Gate è una tipica canzone d'amore dalle atmosfere molto
melodiche e cadenzate in un contesto nostalgico che guarda indietro agli anni
'80. Walking in Wonderland ci
trasporta in quella che sembrerebbe una giungla. Tutto cambia con la parte di
piano accompagnata dall'organo in sottofondo e dagli struggenti violini. Questo
pezzo è diverso dagli altri poiché la voce si fa dolce, soave e cotonata quasi
come un abbraccio. Francesca Foglia
accompagna il cantante Simone Seth Borsellini
in un interessante duetto che evidenzia ancor di più il tema teatrale generale.
La nostalgia si fa sentire molto grazie all’interessante
cover di We're an American Band dei Grand Funk Railroad in tutta la sua
energia e vigore. La final track Club 27
è un’altra canzone stile hard rock che non presenta numerose differenze
rispetto agli stilemi precedenti. La band di Steve Foglia certamente non è premiata per l'originalità ma rievoca
in maniera qualitativa momenti che molti di noi non hanno mai dimenticato.
Per coloro che cercano l’esasperazione tecnica, i virtuosismi e l'eclettico il disco non è certamente adatto. Per quelli che, invece, vogliono divertirsi ascoltando un prodotto accattivante e divertente, ricco di riferimenti al passato in chiave moderna non possono far altro che apprezzare questo buon lavoro.
Ps: non sembra anche a voi che il cantante
ricordi un po' la timbrica di Geoff Tate
dei Queensryche?
Voto: 6,8/10
Voto: 6,8/10
Please check out my recently-born blog about obscure Italian metal bands of the 80s/90s.
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