Nientedimeno che una
band di zombie nata ad Halloween. I Superhorrorfuck colpiscono, divertono e
sprizzano energia da tutti i pori. È già abbastanza soddisfacente, non trovate?
La
storia della band è totalmente romanzata. Si narra di quattro ragazzi che hanno
un incidente d’auto nei boschi di Desperation City. La band era in viaggio per
raggiungere il locale dove avrebbe suonato la notte di Halloween. Accade
qualcosa di terribile: i membri del gruppo muoiono tutti tragicamente e sembra
non esserci traccia di loro...
Quella
sera il quartetto suonerà comunque a quell’Halloween night. I loro corpi senza
vita riusciranno a salire sul palco, e solo lì inizierà la festa!
Qui
parte l’avventura dei Superhorrorfuck,
una band di morti viventi che suona shock’n roll e infiamma le serate di chi
ama l’horror e il buon rock!
Vivere la musica in maniera così personale permette a questi ragazzi di essere loro stessi, di avere un alter ego oscuro che si tinge di macabro e infuoca i locali di tutta Italia. Non ci sono veri nomi, niente città, abbiamo solo delle identità nascoste e tremendamente realistiche: | Dr.Freak - Lead Vocals | Mr.4 - Bass & backing vocals | | Deadly Bukz - Guitar & backing vocals | | Franky Voltage - Drums & backing vocals || Izzy Wyldhell - Guitar & backing vocals |
Dopo
l’aggiunta di un quinto membro, sempre in stile romanzato, la band si concentra
sui lavori per il nuovo album, Death
Becomes Us, un titolo che sottolinea in pieno l’essenza della musica dei Superhorrorfuck. L’aspetto esaltato
maggiormente è la componente shock, con richiami a M. Manson, W.A.S.P., Kiss, Alice Cooper, soprattutto in termini di spettacolarità e
rappresentazione di immagini che colpiscono. Il mix di elementi musicali proposto
è ben compresso, melodico al punto giusto, accompagnato da un sound perfetto. Le
strofe risultano molto personali, forse poco melodiche, ma parte integrante di
un contesto musicale così variegato. Lo spirito rock’n roll degli assoli e
della maggior parte delle ritmiche è una chiave di lettura importante, visto
che definisce la band indipendentemente dal lato shock. Anche il punk si lega
bene e rappresenta un’influenza spiccata della formazione dei Superhorrorfuck. Tra i brani ascoltati ho
apprezzato particolarmente Vodoo Holiday,
canzone che si riallaccia in pieno ai pezzi movimentati anni ottanta e allo stile
party song di quel periodo.
Una
band riuscitissima e spiccatamente carismatica,
che consiglio a chiunque abbia voglia di divertirsi e apprezzi i periodi
di riferimento delle influenze di questi ragazzi. Buon divertimento con lo
shock’n roll dei Superhorrorfuck, una
band che fa venire i brividi attraverso esperienze ultraterrene! Un gruppo resuscitato
solo per voi!
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