Oggi presento una band davvero particolare: i Vietcong Pornsürfers! Sebbene non rientrino perfettamente nei canoni delle band che tratto di solito, il quartetto svedese in questione, presenta tratti davvero convincenti e accattivanti, tanto da stimolare la mia curiosità. Parliamo di “fast’n loud punk rock’n roll”! L’incontro perfetto tra rock’n roll e punk, denso di velocità e sonorità spaccatimpani!
Il
secondo album, We Spread Diseases, si
caratterizza per la presenza di brani decisamente rock, arricchiti da un tocco
punk rock storico in direzione Sex
Pistols e un’impronta punk moderna dell’era dei Rancid, NOFX, The Offspring, per intenderci. Il rock’n
roll nel senso di come lo intendiamo noi tutti i giorni è indubbiamente più del
60% di quasi ogni brano tra i primi dell’album. La seconda parte, invece, ci
riporta sull’era Punk/Ska tipica dei già citati Rancid o anche dei Lars
Frederiksen And The Bastards. I riff fanno riferimento a diverse tradizioni
visto che partiamo almeno dagli anni settanta come fonte di ispirazione. Come contraccolpo,
il tocco punk è sempre presente, spesso sparso qua e là, ad iniziare dalla
breve durata dei brani, tipico aspetto delle canzoni dei punk rocker. L’energia
e la carica, che fanno presagire live da urlo, sono tipiche dell’area
scandinava e dello sleaze nordico. Un
esperimento riuscito in tutti i sensi, visto che sembra mettere d’accordo i fan
di entrambi i filoni dei sostenitori della band. Chissà che gli stessi membri del
gruppo non abbiano discusso su quale strada fosse meglio seguire fino ad
arrivare a questa soluzione “a metà”, sempre all’insegna della contaminazione,
arma vincente nei nostri giorni di crisi del mercato discografico. Il compromesso
tra il punk ed il rock è il credo dei Vietcong
Pornsürfers, che riavvicinano due parti da sempre abbastanza divergenti e
propongono una chiave di ascolto della musica variegata, decisamente più libera
e rilassata. Non perdetevi questa convincente formula rock, o punk! Chiamatela come
preferite!
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